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Progetto
Ovidio - database
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autore
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brano
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Cicerone
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De Natura Deorum III,93
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originale
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[93] 'Non curat singulos homines.' Non mirum: ne civitates quidem; non eas: ne nationes quidem et gentis. Quod si has etiam contemnet, quid mirum est omne ab ea genus humanum esse contemptum? Sed quomodo idem dicitis non omnia deos persequi, idem voltis a dis inmortalibus hominibus dispertiri ac dividi somnia -- idcirco haec tecum, quia vestra est de somniorum veritate sententia --, atque idem etiam vota suscipi dicitis oportere? Nempe singuli vovent, audit igitur mens divina etiam de singulis; videtis ergo non esse eam tam occupatam, quam putabatis. Fac esse distentam, caelum versantem, terram tuentem, maria moderantem: cur tam multos deos nihil agere et cessare patitur, cur non rebus humanis aliquos otiosos deos praeficit, qui a te, Balbe, innumerabiles explicati sunt? Haec fere dicere habui de natura deorum, non ut eam tollerem, sed ut intellegeretis, quam esset obscura et quam difficiles explicatus haberet."
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traduzione
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93. ? Essa non si cura ? si obietter? ? dei singoli uomini ?. La cosa non stupisce: neppure delle citt? si cura, e non
solo delle citt? ma neppure dei popoli e delle nazioni. Che c'? quindi di strano se trascura l'intero genere umano?
Eppure voi, mentre da una parte affermate che gli d?i non si curano delle minuzie, non vi peritate poi
nell'attribuire agli d?i la funzione di assegnare e distribuire agli uomini i sogni (e la faccenda riguarda proprio te, dato
che sono quelli della tua scuola a sostenere la veridicit? dei sogni) e di ritenere che le preghiere vengono ascoltate. La
preghiera ? un atto individuale e implica che la mente divina si occupi singolarmente di ciascuno: vedete quindi che non
? cos? affaccendata come pensavate!
Ammetti ora che essa allarghi il suo campo d'azione, che faccia ruotare il firmamento, che si rivolga verso la
terra, che regoli i moti del mare: come pu? sopportare che tanti d?i se ne stiano inattivi senza fare nulla? Perch? non d?
l'incarico di provvedere alle faccende umane a qualcuno degli innumerevoli d?i disoccupati di cui tu, Balbo, hai parlato
nella tira esposizione? Questo ? tutto quello che io avevo da dire sulla natura degli d?i, non gi? per giungere ad una
assoluta negazione ma per mettere in evidenza l'oscurit? del problema e la difficolt? di dargli una soluzione.
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